Sopravvivenza globale con Daratumumab, Bortezomib, Melfalan e Prednisone nel mieloma multiplo di nuova diagnosi: studio ALCYONE
Il trattamento standard di cura per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi comprende terapie di combinazione per pazienti che non sono ammissibili al trapianto autologo di cellule staminali.
All'analisi primaria per la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) dello studio di fase 3 ALCYONE, la sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente più lunga con Daratumumab ( Darzalex ) in combinazione con Bortezomib, Melfalan e Prednisone ( D-VMP ) rispetto a Bortezomib, Melfalan e Prednisone ( VMP ) in pazienti non-idonei al trapianto con mieloma multiplo di nuova diagnosi.
Sono stati riportati i risultati aggiornati di efficacia e sicurezza da un'analisi di sopravvivenza globale ( OS ) prespecificata, intermedia, di ALCYONE con oltre 36 mesi di follow-up.
ALCYONE era uno studio multicentrico, randomizzato, in aperto, con controllo attivo, di fase 3 che ha arruolato pazienti tra il 2015 e il 2016, in 162 siti in 25 Paesi in Nord America, Sud America, Europa e Regione Asia-Pacifico.
I pazienti erano eleggibili per l'inclusione se avevano un mieloma multiplo di nuova diagnosi non-idonei per la chemioterapia ad alte dosi con trapianto autologo di cellule staminali, a causa della loro età maggiore o uguale a 65 anni o a causa di comorbilità sostanziali.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere il regime D-VMP o il regime VMP.
La randomizzazione è stata stratificata per stadio della malattia secondo l’International Staging System, regione geografica ed età.
Tutti i pazienti hanno ricevuto fino a 9 cicli di 6 settimane di Bortezomib sottocutaneo ( 1.3 mg/m2 di superficie corporea nei giorni 1, 4, 8, 11, 22, 25, 29 e 32 del ciclo 1 e nei giorni 1, 8, 22 e 29 dei cicli da 2 a 9 ), Melfalan orale ( 9 mg/m2 una volta al giorno nei giorni da 1 a 4 di ciascun ciclo ) e Prednisone orale ( 60 mg/m2 una volta al giorno nei giorni da 1 a 4 di ciascun ciclo ).
I pazienti del gruppo D-VMP hanno anche ricevuto Daratumumab per via endovenosa ( 16 mg/kg di peso corporeo, una volta a settimana durante il ciclo uno, una volta ogni 3 settimane nei cicli da 2 a 9 e successivamente una volta ogni 4 settimane come terapia di mantenimento fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile ).
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione, riportata in precedenza.
I risultati presentati provengono da un'analisi provvisoria prespecificata per la sopravvivenza globale.
La popolazione di analisi primaria, inclusa per la sopravvivenza globale, era la popolazione intention-to-treat di tutti i pazienti che erano stati assegnati in modo casuale al trattamento.
La popolazione di sicurezza comprendeva pazienti che avevano ricevuto qualsiasi dose di trattamento in studio.
Sono stati assegnati in modo casuale 706 pazienti ai gruppi di trattamento ( 350 al gruppo D-VMP, 356 al gruppo VMP ).
A un follow-up mediano di 40.1 mesi è stato osservato un beneficio significativo nella sopravvivenza globale per il gruppo D-VMP.
L'hazard ratio ( HR ) per la mortalità nel gruppo D-VMP rispetto al gruppo VMP è stato pari a 0.60 ( P=0.0003 ).
La stima di Kaplan-Meier del tasso di sopravvivenza globale a 36 mesi è stata del 78.0% nel gruppo D-VMP e del 67.9% nel gruppo VMP.
La sopravvivenza libera da progressione ( endpoint primario ) è rimasta significativamente migliore nel gruppo D-VMP ( HR=0.42; P minore di 0.0001 ).
Gli eventi avversi più frequenti durante la monoterapia con Daratumumab di mantenimento nei pazienti nel gruppo D-VMP sono stati: infezioni respiratorie ( 54 pazienti su 278 [ 19% ] presentavano infezioni del tratto respiratorio superiore; 42 [ 15% ] bronchite, 34 [ 12% ] infezioni virali del tratto respiratorio superiore ), tosse ( 34, 12% ) e diarrea ( 28, 10% ).
Il regime D-VMP con Daratumumab ha prolungato la sopravvivenza globale nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che non erano ammissibili per il trapianto di cellule staminali.
Con oltre 3 anni di follow-up, il gruppo D-VMP ha continuato a mostrare un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione, senza nuovi problemi di sicurezza. ( Xagena2020 )
Mateos MV et al, Lancet 2020; 395: 132-141
Emo2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Tre anni di mantenimento con Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo
Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...
Qualità di vita correlata alla salute nei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario esposto a tripla classe trattati con Idecabtagene vicleucel o regimi standard: studio cKarMMa-3
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Classificazione genomica e prognosi individualizzata nel mieloma multiplo
Gli esiti per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) sono eterogenei, con una sopravvivenza globale...
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...
Rischio di infezioni associate all'uso di anticorpi bispecifici nel mieloma multiplo
L'uso di anticorpi bispecifici ( BsAb ) nel trattamento del mieloma multiplo ( MM ) recidivante / refrattario sta mostrando...
Studio CANDOR: analisi finale di Carfilzomib, Desametasone e Daratumumab rispetto a Carfilzomib e Desametasone negli adulti con mieloma multiplo recidivante / refrattario con 1-3 terapie precedenti
CANDOR è uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto che ha confrontato Carfilzomib ( Kyprolis ), Daratumumab ( Darzalex...
Elotuzumab più Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dallo studio clinico ELOQUENT-3
Nello studio di fase II ELOQUENT-3, Elotuzumab ( Empliciti ) combinato con Pomalidomide ( Imnovid ) / Desametasone ( EPd...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia con cellule CAR-T anti-BCMA, per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTITUDE-1
CARTITUDE-1, uno studio di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti )...